Detrazione degli interessi passivi sul mutuo prima casa: guida completa alla dichiarazione dei redditi 2025
La detrazione degli interessi passivi sul mutuo prima casa rappresenta una delle agevolazioni fiscali più significative per i contribuenti italiani. Nel 2025, è possibile beneficiare di questa detrazione compilando correttamente la dichiarazione dei redditi, sia attraverso il Modello 730 che il Modello Redditi PF.
Cos’è la detrazione degli interessi passivi sul mutuo prima casa?
La normativa fiscale italiana consente di detrarre dall’IRPEF il 19% degli interessi passivi pagati nel corso dell’anno per mutui ipotecari contratti per l’acquisto dell’abitazione principale. Il limite massimo di spesa detraibile è fissato a 4.000 euro annui, corrispondente a un risparmio fiscale massimo di 760 euro .
Requisiti per usufruire della detrazione
Per poter beneficiare della detrazione, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:
- Destinazione dell’immobile: l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale del contribuente o dei suoi familiari entro un anno dall’acquisto.
- Tempistica del mutuo: il mutuo deve essere stipulato nei 12 mesi precedenti o successivi all’acquisto dell’immobile.
- Intestazione: il contribuente deve essere intestatario sia del mutuo che dell’immobile.
- Pagamenti tracciabili: i pagamenti delle rate devono essere effettuati con modalità tracciabili, come bonifico bancario o RID.
Spese accessorie detraibili
Oltre agli interessi passivi, è possibile detrarre alcune spese accessorie legate alla stipula del mutuo, tra cui:
- Spese di istruttoria e perizia tecnica.
- Spese notarili relative alla stipula del contratto di mutuo.
- Commissioni bancarie per l’intermediazione.
È importante notare che non sono detraibili le spese notarili relative al contratto di compravendita, le imposte di registro, l’IVA e le spese di assicurazione dell’immobile .
Compilazione del Modello 730/2025
Per dichiarare gli interessi passivi e le spese accessorie detraibili, è necessario compilare il Quadro E – Sezione I, rigo E7 del Modello 730/2025. In particolare:
- Colonna 1: importi relativi a mutui stipulati entro il 31 dicembre 2021.
- Colonna 2: importi relativi a mutui stipulati a partire dal 1° gennaio 2022, inclusi accolli, subentri o rinegoziazioni.
È fondamentale conservare la certificazione bancaria che attesta gli interessi passivi pagati nel 2024 e l’atto di proprietà dell’immobile.
Casi particolari
- Mutuo cointestato: ogni cointestatario può detrarre solo la propria quota di interessi, nel limite massimo di 2.000 euro ciascuno.
- Coniuge fiscalmente a carico: se il mutuo è cointestato e uno dei coniugi è fiscalmente a carico dell’altro, quest’ultimo può detrarre l’intero importo degli interessi, fino al limite di 4.000 euro .
- Mutuo per ristrutturazione o costruzione: in questi casi, la detrazione del 19% si applica su un importo massimo di 2.582,28 euro annui, con un risparmio fiscale massimo di circa 490 euro .
Documentazione necessaria
Per beneficiare della detrazione, è essenziale conservare:
- Contratto di mutuo.
- Certificazione bancaria degli interessi passivi pagati nel 2024.
- Atto di proprietà dell’immobile.
- Ricevute di pagamento delle rate, effettuate con modalità tracciabili.
Conclusioni
La detrazione degli interessi passivi sul mutuo prima casa rappresenta un’opportunità significativa per ridurre l’imposta sul reddito. È fondamentale rispettare i requisiti previsti dalla normativa e conservare la documentazione necessaria per usufruire correttamente dell’agevolazione. Per una compilazione accurata della dichiarazione dei redditi, si consiglia di consultare un professionista o un CAF.