Il codice tributo 1991 è il codice da utilizzare nel modello F24 (sezione Erario) per versare gli interessi dovuti in caso di ravvedimento operoso riferiti all’IVA. In pratica, quando si regolarizza spontaneamente (ravvedimento) un’omissione o un pagamento tardivo dell’IVA, l’importo degli interessi calcolati va versato con il codice 1991, mentre la sanzione ridotta si versa con il codice specifico per le sanzioni (es. 8904).
Perché esiste e quando si usa
Il ravvedimento operoso consente al contribuente di regolarizzare un pagamento tardivo pagando gli interessi e la sanzione ridotta prevista dalla normativa. Il codice 1991 è stato istituito espressamente per indicare la voce “interessi sul ravvedimento IVA” e va usato ogni volta che, insieme alla sanzione e all’imposta, è dovuto l’interesse per il ritardo. È quindi un codice «di dettaglio» associato all’operazione di regolarizzazione dell’IVA.
Dove si inserisce nel modello F24 e come compilarlo
Il versamento con codice 1991 deve essere esposto nella sezione “Erario” del modello F24. Le principali regole operative di compilazione sono:
- Codice tributo: indicare 1991;
- Sezione: Erario (non usare la sezione IMU o tributi locali);
- Anno di riferimento: normalmente non va compilato per questa tipologia di interessi (seguire la scheda Agenzia/istruzioni);
- Importi a debito versati: nell’apposita colonna indicare l’importo degli interessi calcolati.
Per evitare scarti telematici è importante utilizzare il corretto posizionamento (Sezione Erario) e non confondere la riga con codici diversi. Le istruzioni ufficiali forniscono esempi pratici di compilazione del tributo 1991 nell’F24.
Differenza tra codice 1991 e codice 8904 (sanzione)
Nel ravvedimento operoso la “regolarizzazione” è composta da più voci: imposta dovuta (il codice dell’imposta originaria), interessi (codice 1991) e sanzione ridotta (codice 8904 per le sanzioni IVA in riduzione). È quindi fondamentale usare 1991 solo per la parte interessi: la sanzione non si mette con 1991, ma con il codice specifico per sanzioni. Usare i codici corretti evita errori di imputazione e successive richieste di integrazione o ravvedimenti.
Come calcolare gli interessi (formula pratica)
Gli interessi da versare con codice 1991 sono calcolati secondo la formula generalmente adottata per i ritardi fiscali:
Interesse = importo dovuto × tasso annuo × giorni di ritardo / 365.
Il tasso applicabile può variare negli anni in base alle determinazioni ufficiali: per questo motivo è buona prassi verificare il tasso corrente (l’Agenzia o fonti aggiornate indicano il tasso annuale da usare). Nell’esempio pratico, se l’imposta è €1.000, il tasso è 0,8% annuo e il ritardo è 51 giorni, l’interesse sarà calcolato come mostrato in molti esempi operativi usati in materia fiscale.
Esempio operativo (con numeri semplici)
Ipotesi: imposta IVA dovuta €1.000, ritardo 51 giorni, tasso di interesse annuo 0,8% (valore esemplificativo).
Interessi = 1.000 × 0,008 × 51 / 365 ≈ €1,12.
Nell’F24 il contribuente inserirà: nella sezione Erario, codice tributo 1991 — importo a debito €1,12 (arrotondamenti conformi alle istruzioni). Parallelamente, la sanzione ridotta andrà inserita con il codice per le sanzioni (es. 8904) e l’imposta omessa con il codice dell’imposta originaria. Conservare sempre ricevute e quietanze.
Errori comuni e come evitarli
Tra i passaggi che causano più frequentemente problemi pratici segnalo:
- inserire 1991 nella sezione sbagliata dell’F24 (non Erario);
- confondere interessi e sanzione (usare 1991 per la sanzione invece di 8904);
- non aggiornare il tasso di interesse vigente e quindi calcolare un importo errato;
- non conservare la ricevuta telematica del pagamento.
Per minimizzare il rischio di errori si consiglia di usare software gestionali aggiornati oppure l’assistenza di un intermediario abilitato (CAF o commercialista) e di verificare sempre la scheda codice dell’Agenzia prima dell’invio.
Documentazione e controlli post-versamento
Dopo il pagamento è prudente verificare nel cassetto fiscale che la somma sia stata imputata correttamente e archiviare la quietanza telematica come prova. In caso di contestazioni o di rettifiche successive, la documentazione del ravvedimento (calcolo interessi, codici usati, ricevute) è l’elemento centrale per dimostrare la regolarizzazione effettuata.
Conclusione — cosa ricordare subito
Il codice tributo 1991 serve esclusivamente per gli interessi derivanti dal ravvedimento operoso dell’IVA e va inserito nella sezione Erario del modello F24. Calcola gli interessi con attenzione (formula importo × tasso × giorni/365), usa il codice corretto per la sanzione ridotta (es. 8904) e conserva la quietanza telematica. In caso di dubbi, rivolgiti a un professionista o verifica la scheda codice sul sito dell’Agenzia delle Entrate.