Le spese sanitarie figli a carico rappresentano un ambito fiscale di grande interesse per le famiglie italiane. Grazie alla detrazione del 19%, è possibile recuperare parte delle spese sostenute per farmaci, visite, dispositivi medici e prestazioni sanitarie. Ma quali sono i requisiti, le condizioni e le regole di ripartizione spese sanitarie tra genitori? E cosa cambia se il documento è intestato al figlio? Scopriamolo insieme.
1. Chi può beneficiare della detrazione?
- La detrazione spetta al genitore che ha sostenuto la spesa o a chi risulta intestatario del documento (fattura o scontrino).
- La franchigia di 129,11 € scatta una sola volta per nucleo familiare: le spese eccedenti sono detraibili al 19%.
- Non è indispensabile che il figlio sia a carico ai fini Irpef — la detrazione vale comunque se si sostiene la spesa per lui.
2. Documenti e intestazione
- Fattura intestata al genitore → detrazione al 100% da parte di quest’ultimo.
- Documento intestato al figlio → la spesa può essere suddivisa tra i genitori nella misura effettiva (es. 50/50 o 100/0) annotando la percentuale sul documento.
- È fondamentale che nel documento, soprattutto se intestato al genitore, sia indicato che la prestazione è avvenuta “nell’interesse del figlio”.
3. Pagamento tracciabile: obblighi per la detrazione
Dal 1° gennaio 2020 è obbligatorio il pagamento tracciabile (bonifico, carta, bancomat, assegno) per detrarre al 19% le spese mediche, ad eccezione di farmaci, dispositivi medici e prestazioni SSN/publiche.
Questa regola garantisce la trasparenza e blocca elusioni.
4. Ripartizione tra i genitori
- Se entrambi sostengono spese, possono scegliere di dividere in misura diversa dal 50%, purché annotino la % su ogni documento.
- Spesso conviene che chi ha reddito imponibile più elevato detragga l’intero importo, riducendo la franchigia complessiva.
- Se uno è fiscalmente a carico dell’altro, quest’ultimo può detrarre l’intera spesa.
5. Quali spese sono detraibili?
Nel novero delle spese sanitarie figli a carico rientrano:
- Farmaci da banco, ticket, visite mediche e specialistiche, analisi, degenze.
- Dispositivi medici (occhiali, lenti, ausili), materassi antidecubito con prescrizione.
- Cure termali, prestazioni riabilitative, assistenza per disabilità o non autosufficienza .
6. Requisiti figli a carico
- Figli fino a 24 anni con reddito annuo ≤ 4.000 €.
- Oltre i 24 anni, limite di reddito ≤ 2.840,51 €.
- Se tali condizioni non sono rispettate, il figlio non compare nei familiari a carico, ma le spese sanitarie restano detraibili se sostenute per lui.
7. Modello 730 e compilazione
- Le spese sanitarie vanno indicate nel Quadro E – rigo E1, colonna 2.
- Dispositivi e patologie esenti rubricano in E1 colonna 1.
- È possibile rateizzare la detrazione se l’importo supera 15.493,71 €, in 4 anni uguali.
8. Consigli pratici
- Utilizza pagamenti tracciabili per tutte le spese detraibili.
- Conserva scontrini parlanti, fatture a nome figlio o genitore con codice fiscale esplicito.
- Annota la % di ripartizione su ogni documento se divorzi o separati.
- Verifica i limiti di reddito del figlio entro le norme vigenti.
- Confronta la convenienza tra detrazione 19% vs assegno unico per figli minori di 21 anni.
Conclusione
Le spese sanitarie figli a carico offrono un’opportunità concreta di risparmio fiscale attraverso la detrazione del 19%. Tuttavia, servono accuratezza nella gestione dei documenti, nell’ intestazione, e nei pagamenti tracciabili. La ripartizione tra i genitori, la franchigia, e la conoscenza delle limiti di reddito sono fondamentali per massimizzare il beneficio. Un commercialista o CAF può guidare nella compilazione corretta, ottimizzando recuperi più efficaci.