Nel panorama fiscale italiano, uno degli adempimenti annuali a cui devono far fronte le società di capitali è il pagamento della tassa per la vividazione dei libri sociali. Questa tassa riguarda le società obbligate a numerare e bollare i propri libri contabili, come il libro dei soci, il libro delle decisioni dei soci e degli amministratori, e altri registri previsti dalla legge. La vividazione è essenziale per garantire la validità legale di questi documenti e per evitare contestazioni relative alla gestione societaria.
Cos’è la tassa per la vidimazione dei libri sociali?
La tassa per la vividimazione dei libri sociali è un’imposta che deve essere pagata dalle società di capitali per l’autorizzazione a numerare e bollare i registri obbligatori. Il pagamento della tassa consente di rendere ufficiali e legali i libri sociali che ogni società deve tenere, come previsto dal Codice Civile. L’obbligo di vividimazione serve a garantire la trasparenza e la corretta gestione delle attività societarie, ed è particolarmente importante per assicurarsi che le informazioni aziendali siano sempre accessibili e verificare da enti pubblici o da terzi in caso di necessità.
Nel 2025, la scadenza per il pagamento della tassa per la vividimazione dei libri sociali è fissata al 17 marzo, poiché il 16 marzo cade di domenica. La tassa va versata tramite il modello F24, che include le informazioni relative all’importo e al tipo di tributo.
Chi deve pagare la tassa per la vidimazione dei libri sociali?
Questa tassa deve essere pagata da tutte le società di capitale costituite in Italia, comprese le Società per Azioni (SpA) , le Società a Responsabilità Limitata (Srl) , le Società in Accomandita per Azioni (Sapa) , le Società Consortili a Responsabilità Limitata e altri tipi di entità che rientrano nella categoria delle società di capitali. L’obbligo di pagamento non riguarda invece le società cooperative , gli enti non commerciali , le società dichiarate fallite o i consorzi che non hanno assunto la forma di società consortili .
Anche le aziende speciali degli enti locali ei consorzi tra enti territoriali sono obbligati a versare questa tassa. In sostanza, tutte le forme giuridiche che sono considerate società di capitale sono tenute a rispettare questo adempimento fiscale.
Gli importi della tassa per la vividimazione dei libri sociali nel 2025
L’importo della tassa varia a seconda del capitale sociale della società al 1° gennaio 2025. La somma da pagare è la seguente:
- € 309,87 per le società con un capitale sociale o fondo di dotazione inferiore o uguale a € 516.456,90 .
- € 516,46 per le società con un capitale sociale o fondo di dotazione superiore a € 516.456,90 .
Questi importi sono stabilità in maniera forfettaria e non dipendono dal numero di libri sociali da vidimare né dalla quantità di pagine contenute nei registri. Ciò significa che, indipendentemente dalla complessità della documentazione contabile della società, l’importo della tassa rimarrà invariato in base al capitale sociale dichiarato.
Come si paga la tassa per la vidimazione dei libri sociali?
Il pagamento della tassa per la vividimazione dei libri sociali deve essere effettuato tramite il modello F24. Questo modello va compilato indicando il codice tributo 7085 , relativo alla “Tassa annuale vividimazione libri sociali”, e specificando l’anno di riferimento (2025). Il pagamento deve essere effettuato entro il 17 marzo 2025 .
È importante ricordare che il versamento può essere effettuato utilizzando il proprio conto corrente bancario o postale, oppure attraverso i servizi online delle banche e degli intermediari autorizzati. Inoltre, è possibile compensare l’importo con eventuali crediti fiscali che l’impresa ha accumulato, a patto che questi siano validi per il pagamento della tassa.
Sanzioni per il mancato pagamento o il versamento ritardato
Il mancato pagamento della tassa per la vividimazione dei libri sociali o il ritardo nel versamento comportano l’applicazione di sanzioni amministrative. In caso di pagamento in ritardo, la sanzione dipende dal numero di giorni trascorsi dalla scadenza, con un aumento progressivo delle penalità. Tuttavia, è possibile ridurre insieme l’importo delle sanzioni attraverso il ravvedimento operoso , che consente di regolarizzare la propria posizione pagando la tassa dovuta agli interessi legali e a una sanzione ridotta.
Le società che non rispettano l’obbligo di pagamento possono essere soggette a controlli fiscali e, in caso di persistente inadempimento, anche a procedimenti legali.
Quali sono i libri sociali obbligatori per le società?
Ogni società di capitali ha l’obbligo di tenere specifici libri sociali che devono essere numerati e bollati, tra cui:
- Libro dei soci: È il registro che contiene i nominativi dei soci, le quote o azioni possedute e le eventuali modifiche nella composizione societaria.
- Libro delle decisioni dei soci: Qui vengono registrate le delibere adottate dall’assemblea dei soci, come l’approvazione del bilancio, la nomina degli amministratori, e altre decisioni di interesse per la società.
- Libro delle decisioni degli amministratori: Questo registro contiene le delibere e le decisioni prese dagli amministratori della società, comprese le operazioni straordinarie come l’acquisto di beni immobili o la stipula di contratti rilevanti.
- Libro inventari e contabilità generale: Le società devono tenere anche un libro contabile che registri tutti gli atti amministrativi, economici e finanziari della società, come l’inventario ei bilanci.
- Altri registri previsti dalla legge: A seconda delle attività specifiche della società, potrebbero esserci ulteriori registri obbligatori, come il libro delle obbligazioni o dei crediti.
Considerazioni finali
La tassa per la vividazione dei libri sociali è una procedura obbligatoria per tutte le società di capitale in Italia, che garantisce la regolarità delle scritture contabili e la trasparenza della gestione societaria. Le imprese devono essere consapevoli dell’importanza di rispettare le scadenze fiscali per evitare sanzioni e per mantenere una buona reputazione fiscale. Il pagamento della tassa non è particolarmente complesso, ma richiede attenzione alle cadenze e alla corretta compilazione del modello F24.
Per evitare problematiche, è sempre consigliabile rivolgersi a un consulente fiscale, che può offrire un supporto nel calcolo e nella gestione di queste pratiche burocratiche.