Il diritto annuale alla Camera di Commercio è un tributo che tutte le imprese iscritte nel Registro delle Imprese o nel REA (Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative) devono pagare ogni anno. Per il 2025, sono previsti specifici calcoli e modalità di pagamento, che variano a seconda della tipologia di impresa e del fatturato. In questa guida, vedremo come calcolare l’importo del diritto annuale, le modalità di pagamento e come utilizzare il modello F24.
Chi è tenuto a pagare il diritto annuale?
Il diritto annuale alla Camera di Commercio deve essere versato da tutte le imprese iscritte al Registro delle Imprese o al REA, a meno che non abbiano cessato l’attività o siano state cancellate prima del 1° gennaio dell’anno in corso. Sono obbligati a pagare:
- Imprese individuali: che operano in forma di ditta individuale.
- Società di persone: come le società in nome collettivo e le società in accomandita semplice.
- Società di capitali: comprese le SRL, SPA e altre forme societarie.
- Associazioni e fondazioni iscritte nel REA.
- Unità locali di imprese con sede principale all’estero.
- Imprese in liquidazione o cessate che devono comunque versare il diritto annuale per l’anno in corso.
Calcolo dell’importo del diritto annuale
L’importo del diritto annuale può essere determinato secondo due modalità principali: una con importo fisso e una con importo variabile, in base al fatturato dell’impresa.
Importo fisso
Per molte categorie di imprese, l’importo del diritto annuale è fisso:
- Imprese individuali: €75,00 per la sede e €15,00 per ogni unità locale.
- Società semplici agricole: €85,00 per la sede e €17,00 per ogni unità locale.
- Società semplici non agricole: €170,00 per la sede e €34,00 per ogni unità locale.
- Società tra professionisti: €170,00 per la sede e €34,00 per ogni unità locale.
- Unità locali di imprese con sede principale all’estero: €94,00 per ogni unità locale.
- Soggetti iscritti al REA: €26,00 per la sede.
Importo variabile (per imprese con fatturato elevato)
Per le imprese con fatturato superiore a una certa soglia, l’importo del diritto annuale viene calcolato applicando una formula basata sul fatturato. Tuttavia, esiste una riduzione significativa rispetto agli importi precedenti, con un importo che può partire da €120,00:
- Fatturato fino a €100.000,00: €120,00 (importo ridotto rispetto ai €200,00 indicati inizialmente).
- Fatturato da €100.000,01 a €250.000,00: €120,00 + 0,015% della parte eccedente i €100.000.
- Fatturato da €250.000,01 a €500.000,00: €120,00 + 0,013% della parte eccedente i €250.000.
- Fatturato da €500.000,01 a €1.000.000,00: €120,00 + 0,010% della parte eccedente i €500.000.
- Fatturato oltre €10.000.000,00: l’importo massimo può arrivare a €2.815,00, ma con una struttura di aliquote che si applicano su scaglioni di fatturato.
Queste modifiche al sistema di calcolo si rendono necessarie per adattarsi alle diverse dimensioni aziendali e ai vari settori di attività.
Modalità di pagamento
Il pagamento del diritto annuale può essere effettuato in vari modi:
- Modello F24: è il metodo più comune. Occorre utilizzare il codice tributo 3850, l’anno di riferimento 2025, e specificare il codice ente corrispondente alla provincia dell’impresa. L’importo dovuto può essere anche compensato con altri tributi, ma si ricorda che, in caso di pagamento posticipato (oltre il 30 giugno), si applica una maggiorazione dello 0,40%.
- PagoPA: la piattaforma ufficiale del governo permette di pagare online tramite la sezione dedicata al diritto annuale sul sito dirittoannuale.camcom.it. È possibile utilizzare questo servizio anche tramite il portale di home banking o presso i punti vendita convenzionati con PagoPA.
- App Impresa Italia: un altro strumento utile per calcolare e pagare il diritto annuale in maniera semplice e veloce. L’app permette di fare tutto direttamente dal proprio smartphone.
- Modulo precompilato tramite PEC: per alcune categorie di imprese, la Camera di Commercio invia un modulo PagoPA precompilato via PEC, rendendo il pagamento ancora più semplice.
Scadenze e interessi per il ritardo
La scadenza ordinaria per il pagamento del diritto annuale è fissata al 30 giugno 2025. Tuttavia, è prevista una proroga fino al 30 luglio 2025, con una maggiorazione dello 0,40% sull’importo dovuto.
Se il pagamento non avviene entro il 30 luglio, è possibile ricorrere al ravvedimento operoso, che consente di ridurre la sanzione applicata, in funzione del ritardo. È importante ricordare che oltre a pagare l’importo dovuto, bisognerà calcolare anche gli interessi moratori.
Considerazioni finali
Il pagamento del diritto annuale alla Camera di Commercio è un obbligo imprescindibile per le imprese. È importante calcolare correttamente l’importo da versare, tenendo conto della propria categoria e del fatturato. Oltre a questo, bisogna rispettare le scadenze e procedere al pagamento tramite i metodi disponibili, che includono il classico F24, il sistema PagoPA, o l’app Impresa Italia.
Per evitare sanzioni e maggiorazioni, è fondamentale non trascurare queste scadenze. Se si è incerti sul calcolo o sulle modalità di pagamento, è sempre consigliabile rivolgersi alla Camera di Commercio competente o a un consulente fiscale.