Il quadro CP del Modello Redditi SC 2025 è una sezione obbligatoria per le società di capitali che hanno aderito al concordato preventivo biennale (CPB) per i periodi d’imposta 2024‑2025, ai sensi del Dlgs 13/2024. Va compilato anche da chi detiene partecipazioni in società (persone o capitali trasparenti) che hanno accettato tale concordato.
Sezioni del quadro CP: panoramica
- Sezione I – Imposta sostitutiva (flat tax concordato)
- Destinata alla quota di reddito concordato eccedente rispetto a quello dichiarato nel 2023.
- L’aliquota varia in base al punteggio ISA 2023: 10 % (ISA≥8), 12 % (6–8), 15 % (ISA<6).
- Il rigo CP1 accoglie la base imponibile e determina l’imposta sostitutiva da versare.
- Sezione II – Reddito concordato rettificato
- Si parte dal reddito concordato (P06 del modello CPB) e si apportano rettifiche:
- +/- plusvalenze, minusvalenze, sopravvenienze attive/passive
- utili/perdite da partecipazioni (soc. di persone o capitali trasparenti)
- perdite su crediti
- Il reddito imponibile deve essere almeno pari a 2.000 €, anche in caso di perdita strutturale.
- Si parte dal reddito concordato (P06 del modello CPB) e si apportano rettifiche:
- Sezione IV – Reddito effettivo
- Deve riportare il reddito calcolato secondo i quadri ordinari (RF, RG, RE, RH), sempre indicato, anche se non concorre alla determinazione dell’imposta.
- Sezione V – Cessazione o decadenza del concordato
- Serve per comunicare eventuali cause di cessazione o decadenza, che determinano la perdita dei benefici o l’applicazione di tassazione ordinaria.
Come si compila il Quadro CP – step by step
- Opzione Imposta sostitutiva
Compilare rigo CP1, colonne 1 e 2, con:- Col.1 = reddito concordato eccedente
- Col.2 = reddito dichiarato 2023
- Col.3 = differenza su cui si applica la flat tax
Inserire l’aliquota basata su ISA, e l’imposta risultante.
- Calcolo reddito concordato rettificato
- Nel rigo CP6 indicare tutte le “variabili non concordabili” senza segno.
- Nel rigo CP7, sommare/ridurre e garantire il minimo di 2.000 €, includendo quote da società trasparenti.
- Reddito effettivo
- Rigo CP10: riportare il reddito effettivo calcolato nei quadri ordinari, utile per controlli o agevolazioni.
- Comunicazione di decadenza/cessazione
- Se sono insorte cause rilevanti per la fine degli effetti del concordato, vanno evidenziate in Sez. V .
Punti critici frequenti
- Reddito minimo 2.000 €: se il risultato delle rettifiche è inferiore, va comunque indicato quel minimo .
- Società trasparenti: vanno considerate sia per l’imposta sostitutiva (share di flat tax nei righi CP3‑CP5) sia per il minimo reddituale.
- Cessazione vs decadenza:
- Cessazione: fine del regime, si torna a tassazione ordinaria ma si perdono benefici.
- Decadenza: si perdono i benefici ma restano vincolati; va indicata comparazione tra reddito concordato e effettivo.
Benefici e vincoli del quadro CP
- Benefici premiali: flat tax su parte di reddito (10‑15 %), soddisfacendo le condizioni del concordato e ISA.
- Obblighi dichiarativi: non bastano i quadri ordinari, serve compilazione completa di CP per dimostrare conformità e godere dei vantaggi.
- Controlli automatici: la scelta per imposta sostitutiva “innalza” il rischio di controlli ex art. 36‑bis DPR 600/73.
Check-list per il commercialista
- Verificare adesione CPB per 2024‑2025 secondo Dlgs 13/2024.
- Recuperare righi P del modello CPB 2024 per fondamenta reddito concordato.
- Estrarre punteggio ISA 2023 per calcolo aliquota.
- Identificare e quantificare tutte le “variabili non concordabili”.
- Gestire quote da società trasparenti (flat tax + minimo 2.000 €).
- Controllare se è necessario compilare Sez. V.
- Assicurare versamento corretto dell’imposta sostitutiva in RX.
Conclusione
Il quadro CP del modello Redditi SC 2025 è uno strumento cruciale per le società di capitali che hanno aderito al concordato preventivo biennale: permette di:
- applicare una tassa agevolata sulla parte di reddito concordato eccedente;
- determinare correttamente il reddito concordato rettificato, con il vincolo di minimo 2.000 €;
- evidenziare il reddito effettivo, necessario per controlli o agevolazioni;
- comunicare situazioni di cessazione o decadenza del regime.
Un’attenta compilazione è essenziale per evitare errori di calcolo, sanzioni o esclusione da benefici. In particolare, l’attenzione deve essere alta per la gestione delle variabili “non concordabili” e delle società trasparenti coinvolte.