Il codice tributo 3923 è uno dei codici che compongono la “famiglia IMU” e, in estrema sintesi, è destinato a identificare nel modello F24 (sezione IMU e altri tributi locali) la voce “IMU – interessi da accertamento – Comune”. In pratica, si tratta dello strumento tecnico con cui si segnala, nell’F24, la componente interessi collegata a un avviso di accertamento per IMU emesso dall’ente locale.
Quando si usa (casistiche pratiche)
Il 3923 viene tipicamente utilizzato quando il contribuente effettua un versamento collegato a un avviso di accertamento relativo all’IMU: gli interessi indicati nell’atto vanno versati con questo codice. In altre parole, non è la voce “imposta” in senso stretto (quella ha codici diversi a seconda della tipologia di immobile), ma identifica la componente interessi derivante dall’accertamento. Diversi manuali operativi e pagine comunali precisano che il 3923 va impiegato espressamente per gli atti di accertamento e che, nella prassi, l’uso è riservato ai casi segnalati dall’ufficio.
Dove va inserito nel modello F24
Il pagamento con codice tributo 3923 va effettuato nella sezione “IMU ed altri tributi locali” dell’F24 — non nella sezione Erario o INPS. Nel rigo dedicato bisogna compilare il codice comune (codice catastale dell’ente destinatario), il codice tributo 3923 e gli altri campi richiesti (numero immobili facoltativo, eventuale indicazione “ravv.” se si trattasse di ravvedimento, ecc.). Le istruzioni ufficiali dell’Agenzia delle Entrate riportano esempi di compilazione che vanno seguiti per evitare scarti telematici.
Anno di riferimento, ravvedimento e dubbio operativo
Sulla casella “anno di riferimento” le indicazioni pratiche possono apparire contrastanti nelle fonti: alcuni esempi ufficiali dell’Agenzia per il 3923 riportano la voce “anno di riferimento: NON COMPILARE” nel caso esemplificato, mentre guide operative e manuali comunali suggeriscono di indicare l’anno d’imposta cui si riferisce l’accertamento quando richiesto. In pratica: verifica sempre l’esempio di compilazione relativo al singolo tributo disponibile sul sito dell’Agenzia o nell’atto ricevuto — e, in caso di ravvedimento o regolarizzazione spontanea, segui le indicazioni specifiche indicate dall’ufficio che ha emesso l’atto.
Esempio pratico di compilazione (schema)
Immagina di avere ricevuto un avviso che quantifica interessi di € 120 dovuti all’IMU per un accertamento comunale. La compilazione, in forma sintetica, potrebbe essere:
- Sezione: IMU ed altri tributi locali (identificativo operazione)
- Codice ente / codice comune: inserire il codice catastale del Comune destinatario (es. H501 per ROMA)
- Codice tributo: 3923
- Anno di riferimento: verificare le istruzioni (nell’esempio Agenzia può indicare “non compilare”; se l’atto richiede l’anno, indicarlo)
- Importi a debito versati: 120,00
Ricorda che l’F24 semplificato per IMU ha campi dedicati (numero immobili, ravvedimento, ecc.): compila solo quelli richiesti e segui gli esempi ufficiali per evitare errori che portano a scarti o imputazioni errate.
Errori frequenti e avvertenze pratiche
Tra gli errori più comuni troviamo:
- inserire il codice nella sezione sbagliata (ad esempio, nella sezione Erario);
- non indicare correttamente il codice catastale del Comune;
- usare 3923 per regolarizzazioni ordinarie laddove il Comune richiede che la voce sia usata solo per avvisi di accertamento. Molti Comuni e guide locali ricordano che i codici 3923/3924 sono legati specificamente ad atti di accertamento e che l’utilizzo “a tappeto” per ogni tipo di regolarizzazione potrebbe non essere corretto — perciò, davanti a un dubbio, conviene verificare l’atto o contattare l’ufficio tributi del Comune destinatario.
Consigli per commercialisti e uffici paghe / tributi
- Prima di procedere, controlla la scheda del codice tributo sul sito dell’Agenzia (esempi di compilazione e note operative).
- Se hai ricevuto un avviso di accertamento, segui le indicazioni contenute nell’atto (spesso l’ufficio indica modalità di versamento e campi da compilare).
- Usa software gestionali aggiornati che riportano i codici e le tabelle codici-comune aggiornate: questo riduce i rischi di errore.
- Conserva sempre la quietanza telematica dell’F24: è la prova del pagamento e serve in caso di contestazioni o riconciliazioni.
Conclusione
Il codice tributo 3923 serve a identificare la voce “interessi da accertamento” nell’ambito IMU per i versamenti collegati ad atti emessi dal Comune. La sua corretta applicazione in Sezione IMU ed altri tributi locali dell’F24 è fondamentale per una regolarizzazione precisa: controlla sempre la scheda dell’Agenzia, verifica l’atto che hai ricevuto e, in caso di dubbi, confrontati con il tributo comunale o con il tuo consulente. Un’attenzione in più alla compilazione evita scarti telematici e contestazioni.