Il 2025 rappresenta un anno di svolta per la gestione previdenziale degli avvocati italiani iscritti alla Cassa Forense. A partire dal 1° gennaio 2025, è entrato in vigore il nuovo Regolamento Unico per la previdenza e l’assistenza, che ha unificato in un solo corpus normativo le disposizioni precedenti. La riforma ha l’obiettivo di semplificare le procedure dichiarative, rendere più trasparente la contribuzione e adeguare gli adempimenti previdenziali alla complessità delle nuove forme associative della professione.
Un passaggio cruciale della nuova normativa riguarda la gestione del Modello 5/2025, lo strumento principale attraverso cui gli iscritti dichiarano i redditi professionali e determinano i contributi soggettivi e integrativi da versare alla Cassa Forense. Con l’introduzione di tre diverse tipologie di Modello 5 — individuale, 5-bis e 5-ter — è fondamentale comprendere le differenze, le tempistiche e le corrette modalità di compilazione per evitare sanzioni o errori nella posizione contributiva.
Il nuovo Regolamento Unico della Cassa Forense
Entrato in vigore il 1° gennaio 2025, il Regolamento Unico ha fuso e razionalizzato le norme relative a:
- Iscrizione e cancellazione dall’Albo e dalla Cassa Forense
- Contribuzione obbligatoria e facoltativa
- Regime delle sanzioni
- Prestazioni previdenziali e assistenziali
In ambito dichiarativo, il Regolamento introduce criteri unificati per il calcolo dei contributi dovuti in funzione del reddito professionale netto e del volume d’affari IVA. In particolare, il Regolamento mira a:
- Semplificare la trasmissione telematica dei dati
- Eliminare discrepanze tra soggetti giuridici diversi
- Favorire la compliance contributiva attraverso strumenti digitali e assistenza personalizzata
Le tre tipologie di Modello 5: quale scegliere e per chi
Modello 5 (individuale)
Destinato ai singoli professionisti iscritti alla Cassa Forense. Riguarda coloro che esercitano in forma autonoma, anche con collaboratori, ma senza strutture societarie o associative formalizzate. È il modello storicamente utilizzato dalla maggior parte degli avvocati.
Modello 5-ter
Introdotto per gli studi associati costituiti come società tra avvocati, riconosciute ai sensi della L. 247/2012. Questo modello consente una rappresentazione più coerente della struttura professionale e redistribuisce i contributi secondo le quote societarie.
Modello 5-bis
Pensato per le associazioni professionali non costituite in forma societaria, dove più avvocati condividono spese e spazi, ma mantengono l’autonomia individuale. Il modello consente di dichiarare i dati aggregati del gruppo, con ripartizione interna.
La scelta del modello corretto dipende dalla forma giuridica e organizzativa adottata e influisce sulla modalità di compilazione e calcolo dei contributi.
Calendario scadenze Modello 5/2025
La Cassa Forense ha già reso noto il calendario operativo per il 2025, in particolare per la compilazione dei nuovi modelli online:
Attività | Data apertura | Scadenza |
---|---|---|
Compilazione Modello 5 e 5-ter | 3 luglio 2025 | 30 settembre 2025 |
Compilazione Modello 5-bis | 28 luglio 2025 | 30 settembre 2025 |
Versamento secondo acconto o saldo | — | 31 dicembre 2025 |
Attenzione: la trasmissione è obbligatoria anche se non sono dovuti contributi. In caso di omessa o tardiva presentazione, sono previste sanzioni amministrative e interessi di mora.
Obblighi dichiarativi: cosa bisogna indicare nel Modello 5
Indipendentemente dalla forma utilizzata, i dati da trasmettere riguardano:
- Reddito professionale netto 2024 (al netto dei costi deducibili)
- Volume d’affari IVA 2024 (anche se esente o regime forfettario)
- Eventuali acconti versati nel corso del 2025
- Contributi minimi già assolti o ancora da pagare
- Scelta del contributo modulare volontario, se previsto
I dati serviranno per il calcolo esatto del contributo soggettivo e integrativo, secondo le aliquote stabilite dalla normativa vigente.
Implicazioni fiscali e previdenziali della compilazione
La corretta trasmissione dei dati ha un impatto diretto su:
- Determinazione del contributo soggettivo (in base al reddito dichiarato)
- Determinazione del contributo integrativo (in base al volume d’affari)
- Verifica dell’avvenuto pagamento dei minimi
- Accesso a eventuali agevolazioni (under 35, start-up, professionisti con disabilità)
- Conservazione dei diritti previdenziali e assistenziali, incluso il computo degli anni di contribuzione
Un errore formale o l’omissione dei dati può causare disallineamenti con l’Anagrafe tributaria o l’Agenzia delle Entrate e compromettere la validità del versamento.
Assistenza e strumenti digitali a supporto
Per facilitare gli adempimenti, la Cassa Forense mette a disposizione:
- Un cruscotto personale nell’area riservata con i dati precompilati
- Manuali PDF e video tutorial per ogni tipologia di modello
- Helpdesk con assistenza telefonica e ticket
- Servizio di interazione PEC per quesiti formali
Conclusioni
Il 2025 inaugura un nuovo modello di gestione della previdenza forense, più digitalizzato, trasparente e coerente con le realtà associative moderne. Comprendere le differenze tra Modello 5, 5-bis e 5-ter, scegliere correttamente la propria forma dichiarativa e rispettare le scadenze ufficiali sono azioni fondamentali per evitare sanzioni, tutelare la propria posizione contributiva e assicurarsi un percorso previdenziale solido.
In caso di dubbi, è sempre consigliabile rivolgersi al proprio commercialista o contattare direttamente la Cassa Forense attraverso i canali ufficiali.