Congedo Parentale 2025: Inps, durata, mesi, padre e madre

Il congedo parentale è un periodo di astensione facoltativa dal lavoro riconosciuto ai genitori per prendersi cura dei figli nei primi anni di vita. Nel 2025, la normativa italiana ha introdotto significative novità, soprattutto in termini di durata e indennità economica, per favorire una migliore conciliazione tra vita lavorativa e familiare.


Cos’è il congedo parentale

Il congedo parentale è regolamentato dal Decreto Legislativo n. 151/2001 e rappresenta un diritto individuale per ciascun genitore lavoratore dipendente. Consente di astenersi dal lavoro per un periodo determinato, al fine di assistere e crescere i figli, garantendo al contempo la conservazione del posto di lavoro.


Durata e modalità di fruizione

Nel 2025, il congedo parentale può essere fruito entro i primi 12 anni di vita del bambino (o entro 12 anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento). La durata complessiva spettante ai genitori è di:

  • 10 mesi complessivi, ripartibili tra madre e padre.
  • 11 mesi se il padre si astiene dal lavoro per almeno 3 mesi, anche non continuativi.
  • 11 mesi per il genitore solo (madre o padre), in caso di affidamento esclusivo del figlio.

Il congedo può essere richiesto in modalità continuativa o frazionata (giornaliera o oraria), secondo quanto previsto dalla contrattazione collettiva.


Novità 2025: aumento dell’indennità

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto importanti modifiche riguardo all’indennità economica spettante durante il congedo parentale:

  • 3 mesi di congedo retribuiti all’80% della retribuzione media giornaliera, da fruire entro i primi 6 anni di vita del bambino.
  • 6 mesi successivi retribuiti al 30% della retribuzione.
  • 2 mesi finali non retribuiti, salvo particolari condizioni reddituali che possono garantire un’indennità anche per questi periodi.

È importante sottolineare che i 3 mesi retribuiti all’80% non sono aggiuntivi rispetto ai 10/11 mesi complessivi, ma rappresentano una parte di essi con una maggiore copertura economica. Questi mesi possono essere suddivisi tra i genitori o utilizzati da uno solo. La misura si applica esclusivamente ai lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato.


Beneficiari

Il congedo parentale spetta a:

  • Lavoratori dipendenti, sia a tempo determinato che indeterminato.
  • Genitori adottivi o affidatari, con le stesse modalità previste per i genitori naturali.

Non hanno diritto al congedo parentale:

  • Lavoratori autonomi.
  • Lavoratori iscritti alla Gestione Separata INPS.
  • Genitori con rapporto di lavoro cessato o sospeso.
  • Lavoratori domestici e a domicilio.

Come richiedere il congedo parentale

La domanda deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica attraverso uno dei seguenti canali:

  • Portale INPS: accedendo con SPID, CIE o CNS.
  • Contact Center INPS: chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile).
  • Patronati: attraverso i servizi offerti dagli stessi.

La domanda deve essere inoltrata almeno 5 giorni prima dell’inizio del congedo (o con un preavviso di 48 ore per il congedo su base oraria). È fondamentale informare anche il datore di lavoro, seguendo le modalità previste dalla propria azienda.


Considerazioni finali

Le modifiche introdotte nel 2025 rappresentano un significativo passo avanti nella tutela dei diritti dei genitori lavoratori, offrendo una maggiore flessibilità e un sostegno economico più adeguato durante i primi anni di vita dei figli. È essenziale che i genitori siano informati sulle nuove disposizioni per poter pianificare al meglio il proprio percorso familiare e professionale.

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