Regime Forfettario 2025: limiti, ricavi, tassazione e cosa cambia

Il regime forfettario rappresenta una modalità fiscale agevolata per le partite IVA individuali in Italia, offrendo semplificazioni amministrative e una tassazione sostitutiva ridotta. Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni nel 2025, è essenziale comprendere appieno le caratteristiche, i requisiti e le novità introdotte per valutare l’adesione a questo regime.

Cos’è il Regime Forfettario?

Il regime forfettario è un sistema fiscale agevolato destinato alle persone fisiche titolari di partita IVA che esercitano attività d’impresa, arte o professione in forma individuale. Questo regime prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF, con aliquota al 15% o al 5% per le nuove attività, e offre significative semplificazioni negli adempimenti contabili e fiscali.

Chi può aderire al regime forfettario nel 2025?

Per poter accedere al regime forfettario nel 2025, è necessario rispettare specifici requisiti:

  • Limite di Ricavi e Compensi : Il limite massimo di ricavi o compensi annuali è fissato a 85.000 euro. Questo significa che, per poter applicare il regime forfettario nel 2025, i ricavi o compensi percepiti nel 2024 non devono superare questa soglia.
  • Redditi da Lavoro Dipendente o Pensione : A partire dal 2025, la soglia di reddito da lavoro dipendente o pensione entro la quale è possibile aderire al regime forfettario è stata innalzata a 35.000 euro annui lordi, rispetto ai precedenti 30.000 euro. Questo implica che chi percepisce redditi da lavoro dipendente o pensione superiore a 35.000 euro non può accedere al regime forfettario, salvo il caso in cui il rapporto di lavoro sia cessato entro il 31 dicembre dell’anno precedente.
  • Nuove Attività : Per le nuove attività, è prevista un’aliquota ridotta al 5% per i primi cinque anni, a condizione che:
    • Non si sia esercitata, nei tre anni precedenti, un’attività artistica, professionale o d’impresa, anche in forma associata o familiare.
    • L’attività non sia una mera prosecuzione di un’attività precedentemente svolta come lavoratore dipendente o autonomo, esclusi i casi di pratica obbligatoria per l’accesso a professioni regolamentate.
    • Se l’attività è proseguita da un altro soggetto, i ricavi e i compensi dell’anno precedente non devono aver superato la soglia di accesso al regime.

Cause di Esclusione dal Regime Forfettario

Non possono accedere al regime forfettario i soggetti che:

  • Si avvalgono di regimi speciali ai fini IVA o di regimi forfettari di determinazione del reddito.
  • Sono non residenti, a meno che risiedano in uno Stato membro dell’Unione Europea o in un paese aderente all’Accordo sullo Spazio Economico Europeo che assicuri un adeguato scambio di informazioni e producano in Italia almeno il 75% del reddito complessivo.
  • Effettuano, in via esclusiva o prevalente, cessioni di fabbricati, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi.
  • Partecipare contemporaneamente a società di persone, associazioni professionali o imprese familiari, o che controllano direttamente o esposizione società a responsabilità limitata o associazioni in partecipazione che esercitano attività economiche direttamente o esposizione riconducibili a quelle svolte individualmente.
  • Esercitare l’attività prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d’imposta, fatta eccezione per chi inizia una nuova attività dopo aver svolto il periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni.
  • Nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente o assimilati superiori a 35.000 euro, tranne nel caso in cui il rapporto di lavoro sia cessato.

Determinazione del Reddito Imponibile e Calcolo dell’Imposta

Nel regime forfettario, il reddito imponibile si determina applicando ai ricavi o compensi percepiti un coefficiente di redditività, variabile in base al codice ATECO che identifica l’attività svolta. Questo coefficiente rappresenta la percentuale di reddito su cui verrà applicata l’imposta sostitutiva.

Esempio pratico:

  • Attività : Commercio ambulante di prodotti alimentari e bevande.
  • Ricavi annuali : 31.000 euro.
  • Coefficiente di redditività : 54%.
  • Reddito imponibile : 31.000 € x 54% = 16.740 €.
  • Contributi previdenziali versati : 2.820 €.
  • Reddito imponibile al netto dei contributi : 16.740 € – 2.820 € = 13.920 €.
  • Imposta sostitutiva (15%) : 13.920 € x 15% = 2.088 €.

Vantaggi del Regime Forfettario nel 2025

Uno dei principali motivi per cui molti professionisti e piccoli imprenditori scelgono il regime forfettario e la sua semplicità gestionale ei vantaggi fiscali rispetto al regime ordinario.

1. Tassazione Agevolata

L’imposta sostitutiva del 15% (ridotta al 5% per i primi cinque anni per le nuove attività) è notevolmente più bassa rispetto agli scaglioni IRPEF del regime ordinario, che partono dal 23% e possono arrivare fino al 43%.

2. Esenzione IVA

Chi aderisce al regime forfettario non applica l’IVA sulle fatture emesse e non è tenuto a versarla allo Stato. Questo significa anche meno adempimenti burocratici e prezzi più competitivi per i clienti finali, poiché non viene aggiunta l’IVA al costo del servizio o del prodotto venduto.

3. Niente IRAP e Studi di Settore

I contribuenti forfettari non sono soggetti all’IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) e non devono sottostare agli studi di settore o agli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA).

4. Contabilità Semplificata

Non è obbligatorio tenere scritture contabili complesse. Chi aderisce al regime forfettario deve solo conservare le fatture emesse e ricevute e compilare la dichiarazione dei redditi annuale.

5. Contributi Previdenziali Ridotti

Gli iscritti alla gestione artigiani e commercianti INPS possono beneficiare di una riduzione del 35% sui contributi previdenziali fissi, previa richiesta.


Svantaggi del Regime Forfettario

Sebbene il regime forfettario presenti diversi vantaggi, è importante considerare anche alcuni limiti:

  • Impossibilità di detrarre le spese : A differenza del regime ordinario, nel regime forfettario non è possibile dedurre le spese effettivamente sostenute. Il reddito imponibile viene calcolato applicando un coefficiente di redditività fisso, che può essere meno conveniente per chi ha elevati costi operativi.
  • Nessuna detrazione IRPEF : I contribuenti forfettari non possono usufruire di detrazioni fiscali come quelle per le spese mediche, familiari a carico, interessi sul mutuo, ecc.
  • Limite di fatturato : Se si superano gli 85.000 euro di ricavi in ​​un anno, si passa automaticamente al regime ordinario dall’anno successivo, con un significativo aumento degli obblighi contabili e fiscali.

Fatturazione Elettronica e Nuove Regole 2025

Dal 2024, l’obbligo di fatturazione elettronica è stato esteso anche ai forfettari con ricavi superiori a 25.000 euro. Tuttavia, a partire dal 1° gennaio 2025 , la fatturazione elettronica diventerà obbligatoria per tutti i contribuenti forfettari, indipendentemente dal volume d’affari.

Cosa cambia:

  • Le fatture dovranno essere emesse tramite il Sistema di Interscambio (SDI) .
  • I contributori dovranno dotarsi di strumenti adeguati per generare e inviare fatture elettroniche.
  • Verranno applicate sanzioni in caso di mancata emissione della fattura elettronica nei termini stabilità.

Questa novità comporta una maggiore trasparenza fiscale ma potrebbe rappresentare una difficoltà per chi non è abituato all’uso di strumenti digitali.


Con Passare al Regime Forfettario nel 2025?

La circostanza dipende da vari fattori:

  • Se si hanno costi elevati, il regime ordinario potrebbe essere più vantaggioso perché consente di dedurre tutte le spese.
  • Se si prevede di superare gli 85.000 euro di ricavi, il regime forfettario potrebbe essere meno conveniente a causa del passaggio obbligatorio al regime ordinario.
  • Se si rientra nei primi cinque anni di attività, l’aliquota al 5% rappresenta un grande vantaggio fiscale.

Il consiglio è sempre quello di valutare attentamente la propria situazione con un commercialista prima di scegliere il regime fiscale più adatto.


Conclusione

Il regime forfettario nel 2025 rimane un’opzione interessante per i lavoratori autonomi, grazie alla tassazione agevolata e alla gestione semplificata. Tuttavia, le nuove regole sulla fatturazione elettronica ei limiti di accesso devono essere considerati attentamente prima di optare per questo regime.

Se stai pensando di aprire una partita IVA o cambiare regime fiscale, informarti per tempo è fondamentale per evitare sorprese e pianificare al meglio la tua attività.

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