Con l’arrivo dell’estate, per milioni di contribuenti italiani si avvicina uno degli appuntamenti più importanti dell’anno: la scadenza per il versamento delle imposte 2025. Un momento delicato che coinvolge lavoratori autonomi, titolari di partita IVA, professionisti e anche molti contribuenti che compilano il modello Redditi.
Ma quali sono le date da ricordare? Come si effettuano i versamenti? È possibile rateizzare le imposte? In questo articolo rispondiamo in modo chiaro ed esaustivo alle domande più frequenti, fornendo una panoramica completa su scadenze, modalità di pagamento e opzioni di rateizzazione.
Quali imposte si pagano a giugno e luglio 2025
Le imposte da versare nel 2025 sono, come ogni anno, quelle derivanti dalla dichiarazione dei redditi relativa all’anno fiscale 2024. Le principali voci di pagamento sono:
- Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche),
- Addizionali regionale e comunale,
- Ires e Irap (per i soggetti titolari di reddito d’impresa),
- Imposta sostitutiva per i forfettari,
- Cedolare secca (per i redditi da locazione).
Il contribuente è chiamato a versare:
- il saldo per l’anno 2024,
- il primo acconto per l’anno 2025.
Quando scade il versamento delle imposte 2025
La scadenza ordinaria per il versamento delle imposte derivanti dalla dichiarazione dei redditi 2025 è fissata al:
🗓️ 30 giugno 2025 – termine per il pagamento del saldo 2024 e primo acconto 2025.
Tuttavia, è prevista la possibilità di versare entro il:
🗓️ 30 luglio 2025, con una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse.
Queste scadenze si applicano a:
- contribuenti che utilizzano il modello Redditi Persone Fisiche,
- titolari di partita IVA,
- soggetti senza sostituto d’imposta che non presentano il 730.
Modalità di versamento: come pagare le imposte
Il versamento delle imposte può essere effettuato utilizzando il modello F24, che consente di pagare:
- direttamente online, attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (Fisconline o Entratel),
- tramite home banking della propria banca o istituto di pagamento abilitato,
- presso gli sportelli bancari, postali o intermediari.
Nel modello F24 è necessario indicare:
- i codici tributo corretti (es. 4001 per Irpef saldo, 4033 per acconto),
- l’anno di riferimento (2024 per saldo, 2025 per acconto),
- l’importo dovuto per ciascuna imposta.
✅ Ricorda: se il contribuente presenta il modello Redditi tramite un intermediario abilitato, sarà quest’ultimo a trasmettere anche i versamenti telematici.
È possibile rateizzare le imposte 2025?
Sì, anche per il 2025 l’Agenzia delle Entrate consente di rateizzare le imposte dovute a saldo e acconto, secondo un piano predefinito. Il pagamento può avvenire in un massimo di 6 rate mensili, tutte comunque da concludere entro il mese di novembre 2025.
Esempio di rateizzazione:
- prima rata: 30 giugno 2025 (senza interessi),
- seconda rata: 31 luglio 2025 (con interessi dello 0,33%),
- terza rata: 2 settembre 2025 (con interessi cumulati),
- …
- ultima rata entro il 30 novembre 2025.
Gli interessi da applicare alle rate successive sono determinati annualmente e vanno calcolati con precisione. Il contribuente deve indicare correttamente, per ciascuna rata:
- l’importo della quota,
- gli interessi calcolati,
- gli appositi codici tributo F24.
Chi può rateizzare: requisiti e limiti
La rateizzazione è disponibile per:
- persone fisiche senza sostituto d’imposta,
- lavoratori autonomi e liberi professionisti,
- titolari di reddito da lavoro occasionale o da locazione.
Non è prevista alcuna autorizzazione preventiva da parte dell’Agenzia: è sufficiente indicare correttamente nel modello F24 gli importi frazionati e i relativi interessi. Tuttavia, è importante:
- non saltare nessuna rata, per evitare sanzioni o decadenza dal piano;
- effettuare i versamenti con puntualità, poiché le date sono tassative.
Cosa succede in caso di mancato pagamento o ritardo
Il mancato versamento, anche di una sola rata, comporta:
- applicazione di sanzioni del 30% dell’importo dovuto,
- calcolo di interessi di mora,
- perdita del diritto alla rateizzazione.
Tuttavia, è possibile rimediare attraverso il ravvedimento operoso, pagando l’importo omesso con una sanzione ridotta (dal 0,1% al 3,75% a seconda della tempistica) e gli interessi legali.
⚠️ Attenzione: il ravvedimento è valido solo se effettuato prima dell’avvio di eventuali controlli fiscali.
Versamenti successivi e secondo acconto di novembre
Oltre alle scadenze estive, è bene ricordare che entro il:
2 dicembre 2025 (cadendo il 30 novembre di domenica) andrà versato anche il secondo acconto per il 2025, calcolato sulla base dei redditi stimati.
Questo adempimento riguarda in particolare:
- professionisti,
- autonomi,
- contribuenti soggetti agli acconti Irpef o imposta sostitutiva.
Conclusione: pianificare per tempo il versamento delle imposte 2025
La gestione corretta dei versamenti fiscali 2025 è essenziale per evitare sanzioni, ottimizzare la liquidità e mantenere il controllo sulla propria posizione fiscale. Conoscere le scadenze, le modalità di pagamento e le opzioni di rateizzazione aiuta i contribuenti a rispettare gli obblighi senza affanni.
Se hai dubbi sui calcoli o desideri rateizzare le imposte in modo preciso, il consiglio è quello di affidarsi a un commercialista o consulente fiscale, in grado di predisporre il piano di pagamento più adatto alla tua situazione.