Le spese mediche sostenute per i figli, sia a carico che non a carico, rappresentano uno degli oneri più rilevanti e spesso meno compresi nella dichiarazione dei redditi. In tema di 730/2025 e modello Redditi, l’Agenzia delle Entrate prevede detrazioni al 19% sulle spese sanitarie che superano la franchigia standard di €129,11. La recente normativa ha però introdotto regole specifiche per i figli non a carico e ha confermato diritti per i figli “over 30” in taluni casi.
Figli a carico: detrazione al 19% sulle spese mediche
Chi è “figlio a carico”?
- Figlio minore o maggiorenne con reddito personale ≤ €2.840,51 annui.
- Se ha meno di 24 anni, soglia elevata a €4.000.
Quali spese sono detraibili?
- Visite specialistiche, analisi, accertamenti diagnostici, ticket ospedalieri.
- Farmaci (anche omeopatici) e dispositivi medici marcati CE.
- Ricoveri chirurgici, terapie, protesi, sussidi (es. occhiali, bambini con disabilità).
Come applicare la detrazione
- L’importo detraibile è: 19% della spesa che eccede €129,11 (franchigia).
- Se, ad esempio, si spendono €500 in visite per un figlio: (€500−129,11) × 19% = €71,13 di detrazione.
Modalità di pagamento e documentazione
- Pagamento tracciabile (carte, POS, bonifico) è richiesto per prestazioni e dispositivi; esenti medicinali.
- Conservare fatture, ricevute, scontrini parlanti con descrizione, codice fiscale e natura del farmaco.
Figli non a carico: novità e condizioni per beneficiare delle detrazioni
Chi è “figlio non a carico”?
- Figli con reddito superiore alle soglie indicate sopra. Importantissimo il limite: superamento dei €4.000 o €2.840,51.
Casi in cui la detrazione è comunque ammessa
- Figli over 30 con disabilità certificata ai sensi della legge 104/1992.
- Figli non a carico affetti da patologie esenti (ticket SSN a zero): l’Agenzia consente la detrazione purché sostenuta dal genitore e con adeguata documentazione medico-sanitaria.
Documentazione richiesta per le patologie esenti
- Certificato ASL o medico attestante la patologia e correlazione con la spesa.
- Fatture/scontrini intestati al figlio, integrati con annotazioni e codice fiscale del genitore.
- Riferimento alla dichiarazione del figlio e modello 730-3, se la detrazione non ha trovato capienza IRPEF.
Come compilare il 730: dove riportare le spese per i figli
Rigo E1 – spese sanitarie
- Colonna 2: spese sanitarie generiche per sé o figli a carico (oltre franchigia).
- Colonna 1: spese per patologie esenti, anche per figli non a carico con queste patologie.
Altri righi utili
- Righi E2–E3: per familiari non a carico con disabilità o non autosufficienti.
- Annotazione: dettagli sull’identità del figlio e natura della spesa per riconoscimento IRPEF.
Esempi pratici
Figlio a carico (ha 20 anni, reddito €2.000)
- Spese sanitarie totali: €800 → detrazione: (€800−129,11)×19% ≈ €126,71.
Figlio non a carico con patologia esente
- Spesa: €1.200; certificato ASL + documentazione. Detrazione: (€1.200−129,11)×19% ≈ €202,15.
Figlio non a carico senza patologie
- Spesa: €500 → non detraibile, il figlio non rientra nelle condizioni di legge.
Limiti, scadenze e normativa 2025
- Franchigia invariata a €129,11.
- La detrazione rimane al 19% per tutte le spese mediche.
- Per redditi sopra i 75.000 €, limite massimo di detrazioni cumulativo può essere applicato, ma le spese sanitarie sono escluse da questi limiti.
- La detrazione spetta sia per genitori che spartiscono l’onere, nella misura sostenuta.
Suggerimenti utili per i genitori
- Annotare sulla documentazione intestazioni e codici identificativi del figlio.
- Conservare certificati di esenzione patologica, fatture, scontrini parlanti.
- Monitorare attentamente i redditi dei figli per rimanere sotto la soglia ammessa.
- In caso di figli over 30 con disabilità, la detrazione resta valida: conservare certificazione 104.
Conclusione
Le spese mediche dei figli, quando affrontate in modo corretto — con modalità di pagamento tracciabile, documentazione completa e conoscenza delle linee guida per figli a carico o non — permettono di ottenere una significativa detrazione IRPEF del 19%. È fondamentale prestare attenzione a:
- verifica del reddito del figlio per stabilire se è a carico;
- natura della spesa (patologie esenti, patologie ordinarie);
- corretta compilazione dei righi del modello 730/2025 (colonna 1 o 2, rigo E1).
In tal modo, le famiglie possono ottenere un risparmio concreto e tutelarsi da eventuali richieste di integrazione documentale da parte dell’Agenzia delle Entrate.