Spese Mediche Detraibili Figli a Carico e Non: come dedurle, i limiti e tutte le novità

Le spese sanitarie sostenute per i figli rappresentano una delle voci più rilevanti nel bilancio familiare, ma anche tra le più vantaggiose dal punto di vista fiscale. Il sistema tributario italiano riconosce infatti la possibilità di detrare il 19% di quanto pagato, al netto di una franchigia, anche per i figli. Tuttavia, per figli a carico e figli non a carico, la normativa prevede condizioni e limiti differenti.

Vediamo come comportarsi nel modello 730/2025, cosa è possibile detrarre e con quali requisiti.


Chi sono i figli a carico fiscalmente?

Per beneficiare della detrazione, è fondamentale capire se il figlio è considerato “a carico” dal punto di vista fiscale. Secondo l’Agenzia delle Entrate, un figlio è a carico se:

  • ha un reddito annuo lordo non superiore a €2.840,51;
  • se ha meno di 24 anni, il limite sale a €4.000.

I figli a carico possono essere sia minorenni che maggiorenni, compresi studenti universitari o giovani lavoratori con redditi bassi.


Quali spese mediche dei figli sono detraibili?

Sia per i figli a carico che, in certi casi, per quelli non a carico, le spese mediche detraibili includono:

  • Visite mediche specialistiche, esami, analisi cliniche;
  • Ticket sanitari per prestazioni del SSN;
  • Acquisto di farmaci (anche omeopatici) e dispositivi medici con marchio CE;
  • Spese di ricovero ospedaliero, terapie riabilitative, trattamenti odontoiatrici;
  • Protesi, apparecchi acustici, occhiali da vista, ausili per la disabilità.

Tutte queste spese, se sostenute per un figlio a carico e pagate con strumenti tracciabili, danno diritto alla detrazione del 19% sull’importo che supera la franchigia di €129,11.


Esempio pratico di calcolo della detrazione

Supponiamo che un genitore spenda €600 per cure mediche di un figlio a carico. L’importo detraibile sarà:

€600 – €129,11 = €470,89 →
19% su €470,89 = €89,47 di detrazione IRPEF.

Nel caso in cui entrambi i genitori abbiano sostenuto parte della spesa, ciascuno può detrarre la quota effettivamente pagata.


Figli non a carico: quando è possibile detrarre le spese mediche

La regola generale esclude la detraibilità delle spese sanitarie sostenute per figli non a carico. Tuttavia, esistono due importanti eccezioni:

  1. Figli affetti da patologie esenti dal ticket sanitario: anche se fiscalmente non a carico, il genitore può detrarre le spese relative alla cura di tali patologie, purché:
    • la spesa sia sostenuta effettivamente dal genitore;
    • ci sia un certificato che attesti la patologia esente.
  2. Figli con disabilità grave riconosciuta (ai sensi della Legge 104/1992): anche se superano i limiti di reddito, è ammessa la detrazione per spese mediche specifiche.

In entrambi i casi, è essenziale che la documentazione sia completa e tracciabile.


Quali documenti conservare e come pagare

Per ottenere la detrazione è obbligatorio:

  • Effettuare il pagamento con metodi tracciabili: carte, bonifici, bancomat. Fanno eccezione i farmaci, che si possono ancora pagare in contanti.
  • Conservare la documentazione fiscale: scontrino parlante (con codice fiscale e dettaglio del prodotto), fatture mediche, ricevute di pagamento.
  • In caso di patologia esente o disabilità, allegare il certificato medico o ASL.

Tutti i documenti devono essere conservati per almeno 5 anni, in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.


Dove indicare le spese nel modello 730

Nel modello 730/2025, le spese mediche per i figli si riportano nel quadro E, rigo E1, con le seguenti distinzioni:

  • Colonna 1: spese sanitarie per patologie esenti (anche se il figlio non è a carico);
  • Colonna 2: tutte le altre spese mediche per figli a carico, soggette a franchigia.

È possibile scegliere la rateizzazione della detrazione in quattro anni, ma solo se l’importo complessivo della spesa (al lordo della franchigia) supera i €15.493,71.


Consigli utili per i genitori

  • Verificate annualmente il reddito dei vostri figli: il superamento anche di un solo euro può far perdere il diritto alla detrazione per spese ordinarie.
  • Annotate sempre chi ha pagato e per chi è stata sostenuta la spesa, in modo da poter giustificare la detrazione in caso di controllo.
  • Per i figli con patologie esenti o disabilità, predisponete un dossier completo: certificazione medica, ricevute e pagamenti.

Conclusione: un’opportunità fiscale da non trascurare

Le detrazioni sulle spese mediche dei figli, se correttamente documentate, rappresentano un risparmio concreto per le famiglie italiane. La normativa vigente offre strumenti anche per chi ha figli con redditi propri, purché in presenza di patologie specifiche o disabilità.

Conoscere bene i limiti, le condizioni e i requisiti per la detrazione del 19% è essenziale per ottimizzare la dichiarazione dei redditi e ridurre la pressione fiscale, nel pieno rispetto delle regole stabilite dall’Agenzia delle Entrate.


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