L’IVAFE (Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie detenute all’Estero) è una tassa patrimoniale prevista dall’ordinamento fiscale italiano, introdotta per contrastare l’evasione fiscale e garantire la trasparenza sugli investimenti esteri dei residenti in Italia. Questa imposta si applica a persone fisiche, enti non commerciali e società semplici residenti in Italia che detengono attività finanziarie all’estero.
Cos’è l’IVAFE?
L’IVAFE è un’imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero. È stata introdotta dal Decreto Legge n. 201/2011 e si applica a conti correnti, libretti di risparmio, titoli, obbligazioni, polizze assicurative e altri strumenti finanziari detenuti fuori dal territorio italiano. L’obiettivo è garantire la trasparenza fiscale e contrastare l’evasione legata agli investimenti esteri.
Perché si paga l’IVAFE?
L’IVAFE è dovuta per le attività finanziarie detenute all’estero dai residenti in Italia. La base imponibile è costituita dal valore di mercato delle attività al termine dell’anno solare, rilevato nel luogo in cui sono detenute. In caso di cointestazione, l’imposta è ripartita proporzionalmente alle quote di possesso. Se le attività non sono più detenute al 31 dicembre, si fa riferimento al valore di mercato al termine del periodo di detenzione.
Come si paga l’IVAFE?
Versamento
Il versamento dell’IVAFE avviene tramite modello F24, utilizzando i seguenti codici tributo:
- 4043: saldo IVAFE
- 4047: primo acconto IVAFE
- 4048: secondo acconto o acconto in unica soluzione IVAFE
Il pagamento segue le scadenze previste per l’IRPEF:
- 30 giugno: saldo dell’anno precedente e primo acconto (40%)
- 30 novembre: secondo acconto (60%)
L’acconto è dovuto se l’imposta dell’anno precedente supera i 51,65 euro. In caso contrario, si versa solo il saldo. Per importi superiori a 1.000 euro, è obbligatorio utilizzare modalità telematiche o tramite intermediari abilitati.
Esenzioni e riduzioni
Sono previste esenzioni e riduzioni per determinate categorie di contribuenti e per attività specifiche. Ad esempio, le attività finanziarie detenute in Paesi con cui l’Italia ha stipulato convenzioni per evitare la doppia imposizione possono beneficiare di esenzioni o riduzioni dell’aliquota. È fondamentale consultare le normative specifiche o rivolgersi a un professionista per determinare eventuali esenzioni applicabili.
Conclusioni
L’IVAFE rappresenta un’importante misura per garantire la trasparenza fiscale sugli investimenti esteri dei residenti in Italia. È essenziale per i contribuenti essere consapevoli degli obblighi dichiarativi e di pagamento relativi a questa imposta. La corretta compilazione del quadro RW nella dichiarazione dei redditi e il tempestivo versamento dell’imposta contribuiscono a evitare sanzioni e a mantenere la conformità fiscale.