Le detrazioni fiscali per ristrutturazioni nel 2025 rappresentano uno degli strumenti più utilizzati dai contribuenti italiani per riqualificare gli immobili. La Legge di Bilancio ha confermato l’estensione del bonus ristrutturazioni, ma ha introdotto alcune modifiche significative che interesseranno proprietari, inquilini e professionisti del settore. In questo articolo analizziamo nel dettaglio le aliquote, i limiti di spesa, i lavori ammessi e le nuove regole in vigore dal 1° gennaio 2025.
Cos’è il bonus ristrutturazioni 2025
Il bonus ristrutturazioni è una detrazione IRPEF che permette di recuperare parte delle spese sostenute per interventi edilizi su immobili residenziali. Confermato anche per il 2025, questo incentivo consente di portare in detrazione il 50% delle spese, entro un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
Si tratta di un’agevolazione fiscale molto apprezzata, che coinvolge una vasta gamma di lavori: dalla ristrutturazione integrale di una casa agli interventi su singole parti, fino alla manutenzione straordinaria di condomini.
Le aliquote: cosa cambia dal 2025 al 2028
Nel 2025 rimane in vigore la detrazione al 50% per la prima casa, ma il quadro cambia già a partire dal 2026:
Anno | Prima casa | Altre abitazioni | Tetto massimo spesa |
---|---|---|---|
2025 | 50% | 36% | 96.000 € |
2026 | 36% | 30% | 96.000 € |
2027 | 36% | 30% | 96.000 € |
2028–2033 | 30% | 30% | 48.000 € |
Attenzione: chi intende ristrutturare casa nel breve termine dovrebbe approfittare delle aliquote più elevate del 2025. Dopo questa finestra temporale, gli incentivi si ridurranno progressivamente.
Quali lavori sono ammessi
I lavori agevolabili rientrano nelle categorie previste dall’articolo 3 del DPR 380/2001. Tra questi:
- Manutenzione straordinaria
- Restauro e risanamento conservativo
- Ristrutturazione edilizia
- Ricostruzione di immobili danneggiati
- Opere antisismiche (nei limiti del Sismabonus)
- Rifacimento impianti elettrici o idraulici
- Realizzazione di rampe per disabili
Sono detraibili anche le spese accessorie, come:
- Progettazione e consulenze tecniche
- Diritti comunali
- Spese per sopralluoghi e perizie
- Acquisto materiali
- IVA, imposta di bollo, oneri di urbanizzazione
Esclusioni 2025: attenzione agli impianti a gas
Una novità importante introdotta nel 2025 è l’esclusione dalle detrazioni per gli impianti alimentati esclusivamente da fonti fossili, come le caldaie a gas tradizionali. L’obiettivo è promuovere tecnologie più sostenibili (pompe di calore, sistemi ibridi, pannelli fotovoltaici) e orientare i contribuenti verso scelte energetiche green.
Chi può usufruire delle detrazioni
Le detrazioni per ristrutturazioni possono essere richieste da:
- Proprietari o nudi proprietari
- Usufruttuari o titolari di altri diritti reali
- Inquilini in affitto
- Comodatari
- Familiari conviventi del possessore (se sostengono le spese)
Condizione necessaria: il soggetto deve sostenere la spesa e risultare intestatario dei bonifici e delle fatture.
Come funziona la detrazione: tempi e modalità
Il rimborso fiscale avviene sotto forma di detrazione IRPEF ripartita in 10 rate annuali di pari importo, da inserire nella dichiarazione dei redditi. L’unico metodo di pagamento ammesso è il bonifico parlante, che deve contenere:
- Causale del versamento
- Codice fiscale del beneficiario
- Partita IVA o codice fiscale dell’impresa
Sconto in fattura e cessione del credito: ancora esclusi
Nel 2025 non sarà possibile accedere allo sconto in fattura né alla cessione del credito per le ristrutturazioni ordinarie. Queste opzioni sono state definitivamente escluse con il Decreto Legge 11/2023 per limitare le frodi. La detrazione sarà dunque fruibile solo tramite la dichiarazione IRPEF.
Limiti per redditi alti: cosa sapere
Una delle novità introdotte riguarda la limitazione della detrazione per contribuenti con redditi superiori ai 75.000 euro. In questi casi, l’agevolazione sarà ridotta secondo una soglia progressiva, tenendo conto di:
- Numero di figli a carico
- Presenza di disabili in famiglia
- Composizione del nucleo familiare
Il dettaglio dei nuovi parametri sarà chiarito da un provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate atteso entro l’estate 2025.
Domande frequenti (FAQ)
1. Posso usufruire del bonus se ristrutturo la casa in affitto?
Sì, a condizione che tu sostenga le spese e abbia l’autorizzazione del proprietario.
2. Posso fare lavori in più anni per restare nei limiti?
Sì, è possibile suddividere gli interventi in più annualità, ma ogni anno vale il massimale di 96.000 € per unità.
3. Il bonus vale anche per immobili ereditati o in donazione?
Sì, purché l’erede o il donatario sostenga le spese e rispetti i requisiti.
4. Posso ottenere anche il bonus mobili?
Sì, se l’acquisto è legato a una ristrutturazione agevolata iniziata nel 2025. Il massimale è 5.000 euro.
Conclusioni: perché conviene agire nel 2025
Il 2025 è un anno chiave per chi intende valorizzare il proprio immobile. La detrazione al 50%, ancora in vigore per 12 mesi, consente un risparmio fiscale significativo e incentiva interventi di efficienza energetica e sicurezza. Dopo questa data, le agevolazioni caleranno gradualmente, fino ad arrivare al 30% nel 2028, con un massimale dimezzato.
Per questo motivo, pianificare per tempo l’intervento, rivolgersi a tecnici abilitati e documentare correttamente ogni fase dei lavori diventa fondamentale per non perdere l’opportunità offerta dalla normativa 2025.